scheda FI17
Cimitero militare germanico
progetto: 1961 - costruzione: 1961

Firenzuola (FI), Passo della Futa - strada statale della Futa (SS65)

coordinate geografiche: N 44.094822, E 11.274251

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progetto: Dieter Oesterlen

attrezzature urbane - proprietà pubblica
Il cimitero occupa una superficie di circa 12 ettari e si sviluppa lungo le pendici di un rilievo montuoso di cui asseconda il naturale andamento orografico con lievi terrazzamenti. Superato l'ingresso carrabile, si scorge l'abitazione del custode. Mediante un sentiero in salita si raggiunge un edificio di piccole dimensioni con copertura piana e rivestimento in pietra e legno che ospita un ufficio e la portineria. Un muro di pietra arenaria grigia a conci sfalsati e irregolari lungo due chilometri avvolge il monte fino alla cima circondando i sepolcri. L'ultima spirale culmina in un imponente muro piramidale che si erge in altezza avvolgendo su due lati il cortile d'onore sotto il quale si trova la cripta commemorativa. La pavimentazione del cortile e una parete del muro monumentale sono impreziositi da un rivestimento decorativo a inserti irregolari di pietra serena, travertino, granito e marmi. La cripta sottostante, illuminata da tre finestre a nastro che si aprono sulla parete esposta a ovest, commemora i caduti di guerra dispersi. Una seconda cripta accoglie salme e lapidi funerarie provenienti dal cimitero militare di Cervia. Le 16.000 lastre di granito sono raggruppate in 72 settori di diversa grandezza.
DOCUMENTAZIONE
Bibliografia accreditata

"L'Architettura cronache e storia", n. 329, 1983. / Godoli E. (a cura di), Architetture del Novecento. La Toscana, Firenze, Edizioni Polistampa, 2001.
 
Altri riferimenti bibliografici

Commissariato Generale per le onoranze ai caduti in guerra (a cura di), Sacrari e Cimiteri di guerra in Italia, Roma, 1961. / Commissariato Generale per le onoranze ai caduti in guerra (a cura di), Sacrari e Cimiteri di guerra stranieri in Italia, Roma, 1962. / Tagliaferri P.C. (a cura di), Firenzuola e il suo territorio, Siena, 1998.