La chiesa dal volume compatto ma dinamico su cui svetta il campanile, si allarga su un lato con un sagrato sagomato a gradoni. La struttura è in c.a. intonacato (tranne che per il campanile) mentre la copertura è modellata plasticamente con due falde principali di cui quella posteriore si innalza a formare una finestratura che illumina il presbiterio. Il tema del percorso di fede di scuola michelucciana è qui risolto affidandosi anche all'influenza di Alvar Aalto, soprattutto nel modo di catturare la luce dall'alto che segna differenziandoli i vari ambienti. |
Marini G.L. (a cura di), Catalogo Bolaffi dell'architettura italiana 1963-1966, Torino, Bolaffi, 1966, pp. 548-549 / Rossi Prodi F., Carattere dell'architettura toscana, Roma, Officina, 2003. / Insabato E., Ghelli C. (a cura di), Guida agli archivi di architetti e ingegneri del Novecento in Toscana, Firenze, Edifir, 2007, pp. 351-355. |