scheda LU02 |
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Passerella sul torrente Lussia |
progetto: 1953 - costruzione: 1954 |
Vagli di Sotto (LU) - strada prov.le Roggio-Vagli
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coordinate geografiche: N 44.111095, E 10.292690
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progetto: Riccardo Morandi
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ponti e viadotti - proprietà pubblica
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Lunga m.122, la passerella attraversa il bacino artificiale nel quale confluiscono i torrenti Lussia ed Edron, affluenti del fiume Serchio. La struttura è risolta con un arco a tre cerniere di m. 70 di luce, fiancheggiato da due telai a stampella dell'ampiezza di m. 24. L'arco è costituito da due nervature lievemente divaricate, collegate tra loro da trasversi d'irrigidimento. I due ritti verticali alti m. 23,20 sono composti da due telai a V rovesciata e a sezione variabile. La larghezza dell'impalcato è di m. 3,50. Per le difficoltà di realizzazione, Morandi usa la precompressione temporanea; volendo evitare l'onerosa costruzione di una centina per il getto dell'arco, si è proceduto realizzando due semiarchi, adagiati sulla montagna e vincolati alle imposte con cerniere, che sono stati fatti ruotare fino a ottenere la chiusura in chiave. In corrispondenza di questo punto è stata realizzata una torre provvisoria in tubi metallici per permettere la saldatura delle due estremità. La struttura si caratterizza per semplicità formale e leggerezza e grazie a queste qualità, legate al metodo progettuale di Morandi, trova un inserimento discreto nel paesaggio. |
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DOCUMENTAZIONE |
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Bibliografia accreditata |
Visconti M., Morandi in Italia, in "Domus", n.827, 2000. / Godoli E. (a cura di), Architetture del Novecento. La Toscana, Firenze, Edizioni Polistampa, 2001. |
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Altri riferimenti bibliografici |
Realizzazioni italiane in cemento armato precompresso, a cura dell'Aitec, supplemento straordinario de "L'Industria Italiana del Cemento", n.5, maggio 1962. / Vinca Masini L., Riccardo Morandi, Roma, De Luca, 1974. / Boaga G. (a cura di), Riccardo Morandi, Bologna, Zanichelli, 1988. / Imbesi G., Morandi M., Moschini F. (a cura di), Riccardo Morandi: innovazione tecnologia progetto, Roma, Gangemi, 1991. |
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