Il muro curvo definisce il limite nord e delimita un'ampia area che contiene tre stecche longitudinali (ossari, edicole private e colombari), disassate e convergenti verso una cappella ottagonale; questa, insieme al volume cilindrico dei servizi al pubblico in posizione contrapposta, costituisce un elemento di cerniera dei corpi che si sviluppano linearmente. L'intervento sviluppa soluzioni precedentemente proposte dall'architetto e raggiunge la sua forma finita dopo numerosi affinamenti dovuti al lungo iter costruttivo. |
Acocella A., L'architettura di Massimo Carmassi, in "Edilizia Popolare", n. 208, 1989, pp.38-53. / Matteoni D., Un modo di intervenire, in "Lotus international", n. 63, 1989, pp.74-89. / Polano S., Mulazzani M. (a cura di), Guida all'architettura italiana del Novecento, Milano, 1991, p. 371. / AA.VV., Guida all'architettura moderna: Italia - Gli ultimi trent'anni, Bologna, 1992, p.293. / Godoli E. (a cura di), Architetture del Novecento. La Toscana, Firenze, Edizioni Polistampa, 2001. |
AA.VV., Massimo Carmassi. Architettura della semplicità, Milano, 1992, pp. 34-39. |